La polizia di Seattle chiede aiuto all’Unità di Analisi Comportamentale dell’F.B.I. di stanza a Quantico, Virginia: un’altra donna – la quarta in un breve periodo di tempo – è stata rapita e, nel suo computer, è stato ritrovato un messaggio in cui il rapitore implora la polizia di fermarlo, perché lui non è in grado di farlo. La squadra, composta al momento solo da Aaron Hotchner, Derek Morgan e Spencer Reid, vede il rientro operativo dell’Agente anziano Jason Gideon. A Seattle, le indicazioni del profilo elaborato dalla squadra, grazie anche all’aiuto dell’agente Elle Greenway, esperta di crimini sessuali, portano all’arresto di un giovane, Richard Slessman, la cui personalità fa capire alla squadra che, seppur complice nei rapimenti ed omicidi, probabilmente non ne è lui l’autore, ma una personalità dominante rispetto alla sua. Questa “personalità dominante” viene individuata in Timothy Vogel, guardia carceraria del reparto dove Slessman era stato detenuto in precedenza. L’intervento in extremis di Gideon e Greenway (che manifesta il suo forte desiderio di entrare a far parte della squadra) permette di portare in salvo la vittima ed arrestare Vogel.